Martino Baretti
In suo onore venne denomiato il minerale Barettite (ritenuta nel 1869 una miscela di serpentino e carbonati, il termine è stato riproposto nel 1994 per indicare una miscela di CALCITE e pirosseno)
Geologo e mineralogista italiano. Provetto alpinista e studente di scienze naturali a Torino ed a Bologna, dove il Bombicci gli dedicherà il minerale, si laureò nel 1866 con una tesi sui ghiacciai alpini e, dopo la laurea, entrò in contatto con Bartolomeo Gastaldi, astro nascente della geologia piemontese, con cui collaborerà fino alla sua morte, avvenuta nel 1879. Maturò subito la sua vocazione scientifica di geologo alpino e con Gastaldi, negli anni’70 dell’ottocento, condusse il primo rilevamento geologico sistematico delle Alpi Occidentali. Nel 1871 ottenne la cattedra di geologia e mineralogia all’Istituto Industriale di Torino e, alla morte del suo maestro, divenne professore di geologia e direttore del Museo Geologico dell’Università di Torino. La sua riconosciuta fama di alpinista ed i nuovi legami che, dopo la morte di Gastaldi, instaurò con Quintino Sella lo porteranno, nel 1882, alla carica di vicepresidente del Club Alpino Italiano, nell’ottica di quei valori ideali che consideravano la geologia alpina e l’attività alpinistica, ad essa naturalmente associata, potenti fattori di rinnovamento culturale per il nuovo stato unitario, all’indomani del Risorgimento. Autore di testi didattici oltre che accademici sulle scienze della terra di grande diffusione e apprezzamento, negli ultimi due decenni dell’ottocento iniziò a riordinare i dati raccolti in quasi un ventennio di instancabili escursioni geologiche ed alpinistiche, che confluiranno nella sua opera maggiore, quella Geologia della Provincia di Torino che vedrà le stampe nel 1893