Lavinio De Medici Spada
in suo onore fu denominata la specie Spadaite (MgSiO2(OH)2.H2O
Dal sito Casato Spada
http://casatospada.blog.tiscali.it/2008/05/07/lavinio_de__medici_spada_1890177-shtml/
Lavinio de’ Medici Spada (Macerata, 1801 – Firenze, 1864) letterato, poeta e mineralogista. Figlio di Giulia Spada De’ Medici e di Girolamo, fu autore in gioventù di versi lodati dal Monti e dal Perticari con il quale fu in grande dimestichezza; fu amico pure del Leopardi. Si laureò a Pisa e dopo un breve soggiorno a Firenze, si iscrisse all’accademia ecclesiastica di Roma e, prelato senza ordini sacri, resse prima la legazione di Ravenna in assenza del cardinal Rivarola, indi fu delegato a Spoleto ed a Roma, infine dopo varie cariche fu prefetto delle armi sotto Gregorio XVI, titolo conservato con Pio IX.
Ritiratosi a vita privata. studiò botanica e si dedicò alle scienze sotto la guida di Humphrey Dawy, suo ospite a Ravenna; curò una collezione di minerali. Scrisse varie opere e fu in relazione con i più grandi scienziati del tempo. Scoprì la parisite, descrisse il meteorite di Monte Milone (Marche) caduto nel 1846. W.F. Kobel gli dedicò la Spadaite.
La sua collezione, costituita da 12.228 esemplari, acquistata nel 1851 da Papa Pio IX (1846-1878) per 20.000 scudi, fu la base dell’attuale Museo di Mineralogia. Trattasi di una raccolta cospicua, preziosa per numero di specie e per la loro provenienza da ogni parte del mondo, per il pregio e la bellezza dei campioni, molti dei quali veramente rari, collezionati nell’arco di tempo che va dal 1838 al 1847. Appassionato di minerali, oltre che di altre discipline natulistiche, dotato di larghi mezzi e favorito dalla sua posizione di governo nello Stato pontificio, lo Spada potè realizzare la sua raccolta anche grazie alla larga cerchia di amicizie negli ambienti internazionali più vari, specie in quelli scientifici e politici oltre che fra i membri di molte case principesche e reali.
tratto dal libro di Massimo Umberto Tomalino: Una storia della mineralogia.
Medici Spada (1801-1864) era riuscito nell'impresa di racimolare oltre 12000 campioni nell'arco di una ventina d'anni di frenetica attività, espletata con grande perizia presso i circoli scientifici e le alte sfere politiche di mezza Europa.
Lo spirito cosmopolita e artistico di Spada (amico intimo del poeta Giacomo Leopardi) e le notevoli competenze naturalistico-scientifiche (amico intimo del chimico Humphry Davy) lo conducono a un livello molto elevato di collezionismo mineralogico.
Chiaro esempio è il frequente ricorso all'analisi chimica che condurrà Spada al riconoscimento della parisite in un lotto di campioni provenienti dalla Colombia. Non a caso lo storico della mineralogia ottocentesca, Wolfgang von Kobell, dedica alla carismatica figura del mineralogista-poeta il nome di una nuova specie, la spadaite, scoperta nei pressi di Roma nel 1843.
La collezione Spada fu acquistata nel 1851 da Pio IX per il museo mineralogico vaticano "La Sapienza" di Roma, fondato nel 1804 da Pio VII.