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Francesco Rodolico

Autore: Wikipedia

Francesco Rodolico (Firenze, 1905 – Firenze, 1988) è stato un mineralogista e linguista italiano. In suo onore è stata denominata la specie Rodolicoite (Fe3+PO4) rinvenuta alla miniera di Santa Barbara, Castelnuovo dei Sabbioni, in provincia di Arezzo (Toscana).

Da Wikipedia

Nato nel 1905 dallo storico Niccolò Rodolico, Francesco frequentò la facoltà di chimica dell'Università di Firenze, laureandosi nel 1927. Allievo di Piero Aloisi e Antonio Garbasso, subito dopo il diploma di laurea, iniziò la carriera universitaria come assistente alla cattedra di mineralogia. Nel 1931, dopo l'esame di abilitazione divenne libero docente e nel 1940 fu nominato direttore dell'Istituto di mineralogia di Friburgo, il soggiorno in questa città fu per lui l'occasione per approfondire le ricerche sui minerali metallici.

Durante gli anni della Seconda guerra mondiale il suo interesse scientifico, che prima abbracciava solo il settore della mineralogia, in particolare della petrografia, si spostò verso il campo più ampio della storia della scienza, fortemente influenzato dall'ambiente culturale familiare.

Collaborò con la rivista Lingua nostra di Bruno Migliorini e Giacomo Devoto con ricerche sulla lessicografia scientifica in particolare sulla storia dei termini mineralogici e soprattutto sul rapporto tra le voci popolari, quelle scientifiche e quelle commerciali.

Si dedicò maggiormente allo studio geomorfologico della Toscana e dell'Umbria osservando il rapporto fra le loro caratteristiche petrografiche e l'attività di costruzione dell'uomo.

Nella sua opera Le pietre delle città d'Italia pubblicata a Firenze da Le Monnier nel 1953, Rodolico descrisse tutta l'Italia attraverso l'analisi delle sue pietre mettendo in risalto il loro utilizzo come materiale da costruzione e indirizzando così la mineralogia verso una scienza più applicativa[1].

Negli anni del suo insegnamento presso la Facoltà di architettura di Firenze dette un sostanziale contributo per il restauro architettonico: il mineralogista mise in evidenza che studiare la storia di una pietra significa esaminare le sue caratteristiche compreso il suo degrado e i provvedimenti per contenerlo.

Concluse la sua carriera universitaria nel 1976 anche se dopo continuò i suoi studi, pubblicando altri scritti scientifici, ma anche ricordi biografici e racconti sull'ambiente culturale in cui era vissuto.

Morì a Firenze il 30 marzo del 1988.

Bibliografia

Regione: Toscana

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