
Francesco Bedognè
Francesco Bedognè (1942-2012) si era laureato in Scienze Geologiche all'Università di Pavia presentando una tesi sui minerali della Val Zebrù, di cui era appassionato frequentatore nella sua veste di ricercatore e collezionista di minerali fin dalla prima gioventù.
Prima insegnante al liceo scientifico Donegani di Sondrio, e successivamente attivissimo hobbista pensionato, ebbe modo di interagire con i principali cercatori e collezionisti della Valtellina, e soprattutto della Val Malenco. Fu fondatore dell'Istituto Valtellinese di Mineralogia e collaborò all'allestimento di numerosi musei locali (il Museo Sigismund a Chiesa Valmalenco, il Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno, il Museo Grazioli di Sondrio ed il Museo dei MInerali della Valmalenco di Lanzada).
La sua collezione era ispirata a due criteri principali:
- nella sezione topologica dedicata alla Valtellina ed alla Val Malenco aveva raccolto centinaia di esemplari di tutte le località conosciute, con campioni sia di carattere estetico (basti pensare ai mitici demantoidi di cui aveva riempito un intero cassetto con esemplari di qualità eccezionale) che di carattere sistematico (ricercando tutte le specie individuate nelle valli)
- nella sezione internazionale, grazie soprattutto ad alcune acquisizioni di importanti collezioni storiche, aveva accumulato esemplari classici di tutto il mondo, privilegiando la ricerca di campioni proporzionati e con cristallizzazioni evidenti e perfette.
Fu autore di numerose pubblicazioni tematiche e di alcuni libri sulla mineralogia locale (ved. immagini). La Rivista MIneralogica Italiana gli ha dedicato un articolo (di C.M.Gramaccioli, I. Campostrini, F. Demartin) sul numero 3/2013, nel quale è riportata la sua estesa bibliografia.
Nel Libro dedicato alla sua collezione "Segrete Geometrie" (pubblicato nel 2015 a cura di IVM – Istituto Valtellinese di Mineralogia “Fulvio Grazioli”) sono illustrati molti dei suoi migliori esemplari.
Testimonianza di Daniele Respino
Nel 1996 l'amico fotografo Roberto Appiani mi contattò per chiedermi se ero disponibile a fargli fotografare dei campioni della mia collezione per eventuale pubblicazione sulla collana divulgativa Hobby & Work dedicata a "I minerali - dove raccoglierli,come collezionarli". Incurosito dall'esperienza accettai di buon grado l'invito, Roberto iniziò a frequentarmi per fare le riprese ed io (ovviamente) iniziai ad acquistare le dispense in edicola per vedere quale dei miei campioni avesse meritato la pubblicazione. Di lì a poche settimane mi accorsi che, tra le immagini pubblicate insieme a qualcuno dei miei campioni comparivano spesso immagini di bellissimi esemplari di tal F.Bedognè, che io ancora non conoscevo di persona, ma solo di nome.
Alla mostra di Bologna di quell'anno Roberto venne da me e mi disse che Francesco, avendo visto qualche foto di miei campioni pubblicati vicino ai suoi, aveva espresso il desiderio di conoscermi (desiderio che avevo anch'io, pur non avendo osato esprimerlo a Roberto). Ci incontrammo di lì a poco, e Francesco mi disse subito che era stupito dal fatto che sembrava "io e lui avessimo gli stessi gusti". Questa frase fu per me un grande complimento, ma la soddisfazione maggiore fu avere la possibilità di scambiarci una reciproca visita alle collezioni, e da quel giorno, di frequentarci con assiduità.
Ricordo i consigli che mi dava quando ci incontravamo alle mostre, o quando mi proponeva qualche suo duplicato di qualità, cosa che facevo anch'io quando disponevo di un campione insolito e di "giusto livello" per un intenditore come lui.
Credo che, negli anni, io e Francesco abbiamo messo insieme una collezione assolutamente completa di pizzoccheri, chiscioi, curnat e sfursat "acquisiti" in tutte le osterie e trattorie della Valtellina !
Grazie Francesco, conserverò sempre tra i miei ricordi le tue "Segrete Geometrie".
Da Label Archive del Mineralogical Record
Dr. Francesco Bedognè was an Italian mineralogist and mineral collector (and dealer?) in Sondrio, near Milan. He was born August 23, 1942.
Bedognè had numerous mineralogical publications to his credit, including works on the mineralogy of Val Chiavenna, Val Malenco, Val Bregaglia, Val Masino, Val Codera, Val Spluga,Tanno, Valtellina, and other sites. During the mid 1960s he was among the most active Italian field collectors and mineral collectors, and contributed significantly to the documentation of regional mineralogy in Italy. He was the author of dozens of articles, both in professional scientific journals and in popular magazines, and also wrote several key books on the mineralogy of Sondrio Province. He was a charter subscriber to the Mineralogical Record and received the magazine until his death on 17 July 2012, during a vacation on island of Crete.








