
Arcangelo Scacchi
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Formazione e carriera
Iniziò i suoi studi frequentando i seminari di Bari e di Gravina: il 1º ottobre 1827, era a Napoli per intraprendervi gli studi di medicina, che portò a termine ottenendo la laurea nel 1831. Subito dopo la laurea andò dietro ad altri interessi e si applico alle scienze naturali, allievo di Matteo Tondi e di Teodoro Monticelli, segretario perpetuo della Reale Accademia delle scienze di Napoli, che gli mostrò particolare benevolenza, ponendo a sua disposizione le proprie collezioni di minerali e di fossili. Nel settembre del 1841 ebbe la nomina a coadiutore per la dimostrazione degli oggetti nella cattedra di mineralogia della Regia Università di Napoli e il 1º agosto 1844 fu nominato professore di Mineralogia e Direttore del Museo di mineralogia di Napoli, carica che tenne fino al 1891, quando fu nominato professore emerito.
Nel 1861 fu nominato senatore a vita del Regno d'Italia.
Fu rettore dell'Università di Napoli dal 1865 al 1867 e dal 1875 al 1877.
Dal 1875 fu socio nazionale dell'Accademia dei Lincei.
Morì a Napoli l'11 ottobre 1893.
Studi e ricerche
I primi lavori dello Scacchi furono di conchigliologia con la redazione del Catalogus Conchyliorum Regni neapolitani del 1836, e le Notizie sulle conchiglie che si trovano fossili nell'Isola d'Ischia e lungo la spiaggia tra Pozzuoli e Monte Nuovo del 1841.
In seguito si occupò quasi esclusivamente di ricerche nel campo della cristallografia, della mineralogia e della vulcanologia, con particolare riferimento alla descrizione della morfologia e della genesi dei minerali presenti sul Vesuvio.
Nel campo della cristallografia fu lo scopritore della classe pediale e della poliedria delle facce.
Fu lo scopritore di alcune nuove rocce e minerali, come la scacchite, la nocerite.
