
Angelo Bianchi
In suo onore fu denominata la specie BIANCHITE Zn(SO4)·6H2O (1930)
Mineralogista italiano. Si laureò in scienze naturali a Pavia nel 1915 e si dedicò immediatamente alla mineralogia, diventando prima allievo e poi assistente di Brugnatelli. Nel 1923 fu nominato professore di mineralogia presso l’Università di Padova, dove rimase fino al termine della sua lunga carriera accademica. Nel 1932 ricevette il Premio Reale per la mineralogia dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dal 1947 al 1964 diresse il Centro di Studi per la Petrografia e la Geologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Si dedicò intensamente anche all’attività didattica, scrivendo importanti trattati di mineralogia e di litologia (Mineralogia 1925) e ricoprendo l’incarico di preside di facoltà presso l’Università di Padova. Sotto il profilo scientifico, è stato autore di una sessantina di pubblicazioni, riguardanti vari temi di studio, con una particolare attenzione alla mineralogia alpina.
Da Wikipedia
Laureatosi in scienze naturali all'Università di Pavia nel 1915, si è dedicato alla mineralogia, diventando allievo e assistente di Luigi Brugnatelli. Nel 1923 ha ottenuto la cattedra di mineralogia all'Università di Padova, dove è rimasto fino al collocamento a risposo. Nel 1932 gli è stato assegnato il premio reale per la mineralogia dall'Accademia Nazionale dei Lincei. Dal 1947 al 1964 ha diretto il Centro di studio per lapetrografia e la geologia del CNR. Nei periodi 1941-1943 e 1949-1952 è stato preside della facoltà di scienze dell'ateneo di Padova.
Sotto il profilo scientifico si è occupato di geomorfologia e di ricerche specie a carattere chimico sui minerali del Miage e della Val d'Ossola. Ha compiuto anche ricerchepetrografiche nelle isole Egee e sul Gruppo dell'Adamello. Autore di oltre 60 pubblicazioni, membro delle principali accademie e istituzioni scientifiche nazionali, fra le quali l'Accademia Nazionale dei Lincei, l'Accademia detta dei LX, l'Accademia delle Scienze di Torino, l'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, l'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti, Bianchi è stato presidente della Società Geologica Italiana nel 1937.
Opere principali
- Mineralogia, Cedam, Padova (6 edizioni).
- Litologia e geologia, Cedam, Padova (5 edizioni).
- Corso di mineralogia con elementi di petrografia, Cedam, Padova (12 edizioni).
Nota integrativa di Daniele Respino
La Rivista Mineralogica Italiana gli ha dedicato ampio spazio nell'ambito dell'articolo di C. Albertini sull'Alpe Devero pubblicato sul numero 1/2009.
Sono tratte dal lavoro di Claudio Albertini le immagini dei due cartellini dell'Università di Pavia relative a due campioni di adularia ed ematite della Val Devero donati da A.Bianchi al museo dell'Università.
Sempre di Claudio Albertini, dal suo libro L'alpe Devero e i suoi minerali, pubblicato col patrocinio del Centro Studi Piero Ginocchi di Crodo (Edizioni Grafica P.G.A.) è tratta l'immagine relativa ad un cartellino dell'Università di Padova relativa ad un campione di titanite dell'Arbola donato ad Angelo Bianchi da Luigi Magistretti.
Bibliografia
- Giambattista Dal Piaz, Angelo Bianchi, in «Bollettino della Società Geologica Italiana», XCII (1973), pp. 3-24.
- Roberto Malaroda, In ricordo di Angelo Bianchi (1892-1970), in «Atti dell'Accademia delle Scienze di Torino», 1972, vol. CVI, pp. 661-674.
- Bruno Zanettin, Bianchi, Angelo, in «Dizionario Biografico degli Italiani», vol. 34, Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani, Roma 1988, ad vocem.
- Giuseppe Morandini, BIANCHI, Angelo, in «Enciclopedia Italiana» - II Appendice (1948).



