
Marco Pellecchia
Marco Pellecchia è nato a Milano il 5 febbraio 1970.
E’ vissuto in Brianza, a Cantù, dove, da Avellino, il padre Enrico era stato trasferito per guidare l’allora Ufficio del Registro e la madre, Luigia Possemato, lo aveva seguito come insegnante alle scuole elementari.
La passione per i minerali sboccia sin da bambino, insieme a quella per le farfalle, complice alcuni volumi illustrati che la Cariplo aveva donato alle maestre elementari del circondario; tra questi, la “Guida ai minerali” della Fratelli Fabbri Editori fu la prima fonte di ispirazione che fece crescere la curiosità di Marco per la mineralogia e la ricerca sul campo.
Durante gli anni del liceo, la passione per l’entomologia prese il sopravvento, tanto da guidare la scelta del corso di laurea: Scienze Biologiche, presso l’Università di Parma, per seguire i corsi dell’allora ottima scuola di zoologia.
Il fervore mineralogico, che covava sotto le ceneri, si riattizzò solo nel 2000, grazie all’incontro con la futura moglie, appassionata di fossili: con Ilaria iniziò un periodo molto intenso di ricerca mineralogica, che li portò a toccare molte località classiche italiane.
La collezione mineralogica di Ilaria e Marco Pellecchia conta diverse migliaia di esemplari, tutti di provenienza italiana e alpina. Essa ha due principali focalizzazioni: la Sardegna (in special modo, i minerali del metallifero dell’Iglesiente e dell’Arburese) e le cave di marmo di Carrara.
Negli anni passati sono confluiti nella collezione molti campioni di eccezionale levatura, raccolti da Michele Pusceddu, minatore di Fluminimaggiore, attorno ai quali è poi cresciuta la raccolta sarda.
Attualmente gli interessi di Marco si stanno rivolgendo alla ricerca di campioni storici (da metà ‘800 a metà ‘900), sempre di provenienza sarda e in particolare dalle miniere meno conosciute agli appassionati, con l’intento di conservare (per quanto possibile a un privato collezionista) la memoria storica di luoghi e passati ritrovamenti.


