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Giorgio Moncero

Autore: il titolare del profilo

Giorgio Moncero nasce a Torino il 3 ottobre del 1940.

Già all'età di 15 anni si verifica un suo primo avvicinamento alla mineralogia quando l'insegnante di scienze porta in classe una piccola collezione di minerali dando qualche spiegazione elementare di mineralogia. Per lui fu un colpo di fulmine: la passione della sua professoressa fu contagiosa ed insieme ad altri quattro allievi Giorgio iniziò a raccogliere "sassi" e a collezionarli. Con l'amico Gaspare Maletto iniziò a svolgere ricerche sul campo a Pessinetto, Sant'Ignazio ed al Pian della Mussa nelle Valli di Lanzo e nelle cave di magnesite ed opale di Caselette in bassa Val di Susa, non disdegnando peraltro la ricerca dei fossili nelle colline del Monferrato ed in quelle Torinesi.

Erano anni in cui si facevano molti chilometri coi mezzi pubblici ed a piedi, in cambio di campioni per lo più di modesta qualità e spesso incerta identificazione. Di quegli anni furono anche alcune ricerche di calcite in discreti cristalli (e anche di "spato d'islanda") in alcune località della Liguria.

All'età di 17 anni viene ricevuto dal cugino divenuto dirigente dell'ufficio minerario di Torino (in quell'epoca tutte le più importanti miniere del Piemonte e della Val d'Aosta erano ancora attive) che gli regala un campione interessante di amianto di Balangero in fibre lunghe 90 cm ed una bella crocidolite fibrosa (amianto azzurro) dell'Argentina, due campioni tuttora in collezione.

Dopo il diploma superiore accetta una proposta di lavoro della società Talco & Grafite Val Chisone dove opera per alcuni anni prelevando e analizzando campioni delle diverse miniere coltivate dalla società. Successivamente si sposterà in Fiat per occuparsi di chimica organica, ed infine trovando un'occupazione tecnico-commerciale nel settore farmaceutico.

Inizia in quegli anni la frequentazione della Biblioteca Americana di Piazza San Carlo a Torino, dove consulta avidamente i volumi che descrivono l'economia mineraria dei singoli Stati Uniti, ricava una serie di indirizzi e scrive ripetutamente chiedendo a tutti campioni per studio e collezione; inizia a ricevere pacchi dagli USA a ritmo incessante arricchendo rapidamemte la collezione, basata su criteri sistematici, per lo più con campioni di modesto valore ma anche con qualche esemplare di pregio.

Il sodalizio con l'amico Maletto e con i compagni di ricerca Gianacrlo Cech, Quintino Cavallera e Don Porrino dell'Istituto Salesiano Valsalice lo portano a svolgere frequenti escursioni a Brosso,Traversella, Balangero, al Monte Amiata, a Pozzuoli, sul Vesuvio,sull'Etna ed alle isole Eolie.

Dopo una pausa nell'interesse mineralogico, il matrimonio ed un figlio, Giorgio riprende a dedicarsi con entusiasmo alla collezione di minerali negli anni '70, iniziando a frequentare le mostre del settore ed i negozi che all'epoca iniziavano a commercializzare campioni di minerali, aumentando progressivamente la selettività ed il livello qualitativo ed estetico dei propri campioni, sino ad un orientamento finale verso la collezione estetica (non più sistematica) sia nazionale che internazionale.

Regione: Piemonte

Associazioni: ASSOCIAZIONE PIEMONTESE DI MIN. E PAL., ASSOCIAZIONE MICROMINERALOGICA ITALIANA,

Autore di pubblicazioni
Specie dedicata
Hall of fame
Universitario
Mineral dealer
Presidente di circolo
Concervatore

Tipo di collezione

Estetica
Sistematica
Nazionale
Regionale/topologica
Singola classe o specie
Altro

Dimensione dei campioni

Cabinet
Miniature
Thumbnail
Micromount

Numero di campioni: Da 500 a 1000

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