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Massimo Umberto Tomalino

Autore: il titolare del profilo

Massimo Umberto Tomalino nasce ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, l’8 giugno 1957. Ha conseguito il diploma di maturità presso il Liceo Scientifico “F. Vercelli” di Asti, con il chiaro obiettivo di approdare agli studi universitari della chimica o della geologia. Infatti, dall’età di 11 anni, inizia la grande passione per entrambe le materie e, più in generale, per le scienze, grazie all’iniziazione della Prof.ssa Adriana Trevis, carissima amica di famiglia. Con la scatola del “Piccolo chimico”, regalo per il compleanno del 1968, iniziano gli esperimenti nell’improvvisato laboratorio casalingo e, contemporaneamente, la collezione di minerali.

Il primo sogno di Massimo si realizza nel 1982 con la laurea in Chimica, conseguita presso l’Istituto di Mineralogia della Facoltà di Scienze dell’Università di Torino. Contemporaneamente, nella casa di campagna dei genitori, installa con un amico e compagno di studi un laboratorio di analisi chimiche per i minerali. Il percorso di studi di Massimo è coronato nel 1986 dal dottorato di ricerca, ottenuto presso il Dipartimento “Georisorse e Territorio” del Politecnico di Torino. Coerentemente con le proprie passioni, la tesi di laurea è uno studio cristallochimico di alcuni silicati, condotto con i primi modelli di calcolo elaborati in linguaggio FORTRAN IV a schede perforate con il precursore degli attuali computer. La tesi di dottorato, invece, verte sulla ricerca geochimica condotta con la sofisticata tecnica della spettroscopia al plasma e su quella, già all’epoca più usuale, della diffrattometria ai raggi X.

In attesa di un concorso universitario mai bandito, dal 1983, Massimo intraprende la carriera industriale presso una delle più importanti multinazionali del mondo nel campo delle vernici, con sede Italiana in provincia di Alessandria. Dopo le esperienze aziendali in settori di ricerca quali i polimeri e la colorimetria, trascorre tre anni a Barcellona presso il laboratorio Europeo. Successivamente e per un decennio, si occupa di sistemi Qualità e di formazione statistica, vivendo per cinque anni a Parigi e per due a Londra. Nonostante le residenze all’estero e i numerosi viaggi per il mondo, Massimo insegna al Politecnico di Torino dal 2001, dapprima ingegneria di processo, presso la sede distaccata di Alessandria e poi, dal 2009, Chimica, sia presso la sede centrale di Torino e, dal 2015, anche nella sede estera del Politecnico di Tashkent in Uzbekistan. L'intensa vita professionale ed accademica a livello internazionale contribuiscono a rinvigorire la sua già grande passione per la Mineralogia e accrescono le occasioni di ampliare gli orizzonti della propria conoscenza e della propria collezione.

A tale proposito, l’indirizzo della collezione subisce un’importante svolta all’inizio degli anni ’90, quando, all’originale raccolta di minerali sistematici e topografici (questi ultimi personalmente reperiti nelle numerose escursioni effettuate nelle località minerarie classiche di Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Trentino e Sardegna) si affianca la passione bibliografica per i testi e le pubblicazioni di qualsiasi argomento mineralogico. In breve, la collezione si estende a tutte le altre branche del collezionismo mineralogico-minerario: modelli cristallografici, strumenti di laboratorio, piccole collezioni didattiche, francobolli e monete, cartoline postali e figurine, lettere autografe e manoscritti di mineralogisti, film inerenti ai minerali e all’arte mineraria, attrezzi e indumenti minerari, oggetti d’arte (quadri, sculture e suppellettili) di argomento mineralogico-minerario e qualsiasi altra forma di oggettistica legata alle scienze della Terra.

In particolare, la collezione mineralogica segue il modello organizzativo S.K.E.T.C.H. (Sistematico, Cristallografico, Estetico, Topografico, Biografico, Storico), ideato da Massimo nel 1997 insieme al sistema classificativo C.S.G.X.C. (Classificazione Sistematica Geo-Cristallo-Chimica). Il lavoro, finalizzato alla classificazione dei campioni di una collezione, alla loro valutazione e gestione è in via di prossima sperimentazione sulla propria collezione e sulla raccolta mineralogica presente presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Portici (NA).

Il vasto materiale bibliografico, sia reperito in originale che fotografato durante le numerose ricerche, effettuate soprattutto nelle biblioteche di Torino, Bologna, Napoli, Roma, Parigi e Londra, ha costituito la base fondamentale che, dopo circa un decennio di lavoro, ha permesso a Massimo di pubblicare, nel 2011, il suo primo libro dal titolo “Una storia della Mineralogia”. Il libro pretende di dare un’esauriente trattazione storica delle scienze mineralogiche dal Paleolitico al III Millennio.

Nel 2013, la casa editrice C.L.U.T. di Torino pubblica il secondo libro di Massimo dal titolo “Chimica-mente: pensieri e personaggi della storia della Chimica”, che, finalizzato agli studenti del primo anno del Politecnico di Torino, offre in testo bilingue italiano-inglese una concisa esposizione delle leggi e delle idee fondamentali della chimica attraverso la storia dei loro promotori.

Nel 2015, Massimo scrive il terzo libro “Cristalli di Umanite” che si presenta come un viaggio fantastico di due minerali “umanizzati”, Grafite e Diamante, alla ricerca della loro origine e delle risposte alle domande relative alle loro evidenti differenze. Il percorso di 100000 chilometri nei luoghi della Terra relativi a 10000 anni di storia dell’Umanità, condensati in una sola notte, conduce i due minerali a incontrare grandi personaggi della storia che evidenziano lo stretto e misconosciuto legame tra il mondo umano e quello minerale.

Nel corso del 2017, Massimo, in collaborazione con il suo amico e collega Prof. Dilshat Tulyaganov del Politecnico di Tashkent, sta pubblicando un quarto libro, in inglese, dal titolo “Porcelain, from tableware to dental restoration”. Il libro, abbondantemente illustrato, narra l’intricata storia della porcellana e l’intrigante vicenda della ricerca della sua formula originale, risalente alla Cina antica, unitamente alla dettagliata trattazione delle sue immense potenzialità tecnologiche, a partire dalla conoscenza strutturistica e chimico-fisica dei suoi componenti fino al processo di fabbricazione dei vari manufatti.

Alla scrittura di questi libri, Massimo alterna varie collaborazioni letterarie - sempre di ambito mineralogico - con riviste a tiratura locale (ad esempio, “L’oro del Monferrato” su Astigiani,4/2016) e con periodici scientifici di caratura internazionale (ad esempio, “XRPD and SEM-EDS Identification of a Mineralogical Standards Kit Forming a 19thCentury Collection for Educational Analysis” sul Journal of Minerals and Materials Characterization and Engineering, 4/2016). In parallelo, Massimo svolge un’intensa e regolare attività didattica e divulgativa delle scienze mineralogiche attraverso conferenze, tenute presso circoli culturali, gruppi mineralogici, università, licei e musei (per esempio, periodicamente presso il Real Museo di Mineralogia di Napoli).

Dal 2010, Massimo è titolare del corso annuale di Mineralogia presso l’Università delle Tre Età di Asti. All’impegno culturale-didattico, si alternano piacevoli visite periodiche ai vari musei mineralogici e alle mostre più importanti del mondo, dove, agli acquisti per accrescere e migliorare la propria collezione, si accompagnano i piacevolissimi incontri periodici con i numerosi amici mineralogisti italiani e stranieri.

Nel 2014, Massimo ha presentato alla Giunta Comunale della città di Asti il progetto M.A.G.M.A.X. (Museo Astense di Geologia, Mineralogia, Arte mineraria e Cristallografia) al fine di dotare la comunità di un museo delle scienze mineralogiche. Oltre a tale proposta autonoma, esiste anche la possibilità concreta di innestarlo sulla collezione naturalistica già esistente presso la sede del Liceo Classico “V. Alfieri” oppure su quella paleontologica in essere presso il Museo Paleontologico di Asti, completando le medesime grazie all’apporto di campioni e oggetti appartenenti alla collezione privata di Massimo. Lo scopo fondamentale del progetto risiede non solo nella mera museologia espositiva ma soprattutto nel desiderio di creare un centro culturale attivo che promuova eventi periodici, incentrati sulle scienze mineralogiche e/o comunque estesi a tutte le altre scienze.

Regione: Piemonte

Associazioni:

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