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Luigi Magistretti

Autore: Angelo Bianchi

Dalla biografia scritta da Angelo Bianchi (Padova, 1959)

Luigi Magistretti nacque a Milano il 26 ottobre del 1886; primogenito di un'eletta famiglia lombarda, oriunda dal Canton Ticino, che ebbe impronta di nobili sentimenti dal Prof. Piero Magistretti e da Esterina Tosi.
Laureato nel 1911 in Ingegneria al Politecnico, era stato negli ultimi anni di studio e nei primi della ancora incerta carriera al fianco di Ettore Artini, collaborando nelle cure del Museo Civico, prestando opera di assistente per le esercitazioni degli allievi ingegneri ed iniziando sotto Ia sua guida le ricerche su minerali della Val Malenco.
Aveva in un primo tempo coltivato l'aspirazione ad una tranquilla vita di studio fra i minerali prediletti, Ma ben presto l'influenza determinante del dinamico ambiente milanese ed il consiglio stesso di Brugnatelli ed Artini, che avevano ben intuito ed apprezzato le spiccate attitudini speculative e realizzatrici della Sua mente, lo avviarono verso altre mete; rivolte alle applicazioni tecniche dell 'Ingegneria ed all'impiego dei materiali da costruzione, piuttosto che allo studio analitico dei cristalli e delle rocce.
Dopo un breve periodo iniziale di permanenza al Touring come impiegato e nell 'Impresa Damioli come progettista, Egli intraprende i primi lavori di attività professionale in funzione di studioso e di consulente
tecnico, associandosi dapprima con altri, poi affermandosi da solo; finchè nel 1925 dà vita e sviluppo alla Impresa privata che -in Lui si identifica e da Lui trae quello stile di serietà e correttezza professionale,
quelle doti di specehiata onestà e di capacità tecnica, quel carattere di accurata organizzazione interna e di affiatamento direi quasi famigliare, che troveranno presto larghezza di consenso, di fiducia
e di stima nel grande mondo industriale milanese.

Le ricerche scientifiche del Magistretti' arricchirono le nostre conoscenze sui minerali della Val Malenco e della Val Devero e sui loro giacimenti. Le prime sue note, accolte nei Rendiconti della Accademia dei
Lincei, riguardano in particolare i cristalli di apatite delle cave di pietra olIare al Sasso di Chiesa in Val Maleuco; cristalli ricchi di forme, alcune delle quali risultano nuove per le specie mineralogiche.
Segue a distanza di tempo una pubblicazione sulla ottaedrite della Alpe Pirlo. 
Dopo alcuni anni Magistretti ritorna in argomento, dando notizia dei nuovi giacimenti da lui cercati e ritrovati nell'alta Val Devero. La pratica dell'ambiente, le frequenti visite nella contigua Binnental, la conoscenza dei cercatori di minerali, dei collezionisti e delle guide alpine ilei Vallese, gli consentono di precisare le fonti di provenienza Ossolana della ottaedrite e di altri minerali, raccolti nelle litoclasi del .cervandone, del Boecareccio e dell'Arbola. in Alta Val Dcvero; in esemplari conservati nei musei e nelle collezioni private di Svizzera ed'Italia con indicazioni vaghe, o errate di provenienza, o anche attribuiti a più noti giacimenti di oltralpe.
Un ritrovamento di magnifici cristalli di quarzo, limpidissimi, di.notevoli dimensioni, frequentemente geminati, ma talora anche costituiti da singoli individui nelle geodi dellà lente di quarzite che forma il Dosso dei cristalli sopra Tornadri in Val Lanterna, offre argomento per trattare il problema. del loro eventuale impiego pratico nelle moderne applicllzioni piezoelettriche.
Fra i minerali della Val Malenco sono notoriamente rinomati i cristalli di demantoide, il bel granato verde delle cavità amiantifcre nelle rocce serpentinose di Franscia. Ricca di pregiati esemplari è la collezione
privata di Pietro Sigismund.
Nel 1950 Magistretti acquista e ripristina una cava di amianto abbandonata e ne sviluppa i lavori per raggiungere in profondità una delle litoclasi più promettenti e trarne nuovi magnifici gruppi cristallizzati.
Da alcuni dei migliori e più limpidi cristalli isolati taglia lamine e prismi, e ne intraprende lo studio, curando in particolare le variazioni deII'indice di rifrazione in rapporto con le sfumature della tinta e con la diversa lunghezza d'onda della luce incidente.

Altri contributi scientifici riguardano il contenuto d'oro dei concentrati pesanti dclle sabbie del Ticino, i cristalli di berillo nel filone pegmatitico di Olgiasca sull 'alto Lago di Como e le osservazioni di nuovi giacimenti
analoghi sulle falde del Monte Legnoncino sopra il laghetto di Piona.
Dalla profonda ammirazione e dalla fraterna amicizia per Alberto Pelloux è permeato il caldo elogio commemorativo che di Lui tenne Magistretti nel 1949 in occasione del V Congresso Nazionale della Società Mineralogica Italiana.

Per un decennio, dal 1935 al 1945 Magistretti fu Presidente del Consiglio di Vigilanza del Museo Civico di Storia Naturale. A questo Egli ha dato non soltanto vivo interessamento, ma anche cospicui contributi per l'acquisto di pregiati esemplari e per l'arredamento di nuove sale intonate a concetti moderni di esposizione.
Nel 1943, dopo la dolorosa perdita di intere preziosissime raccolte, distrutte dagli spezzoni incendiari che fecero scempio della Città di Milano, Magistretti prepara. progetti di rinnovamento, e cura e tiene
la commemorazione del cinquantenario del Museo come atto di fede nella sua riuscita.

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