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Filippo Vurro

Autore: cv o biografia da internet

In suo onore è stata denominata la specie Vurroite (Pb20Sn2(Bi,As)22S54Cl6)

Dal sito dell’Università di Bari 

http://www.diagnosticabeniculturali.uniba.it/vecchio-sito/docenti/vurro.html

Il Prof. Filippo Vurro (Bari, 2/07/1940) si e’ laureato in Chimica il 24/02/1965. Dal 1966 al 1985 è stato direttore del Laboratorio Chimico dell'Aeronautica Militare della 3^ Regione Aerea. Si è congedato il 30 ottobre 1985, col grado di Colonnello del Genio Aeronautico ruolo chimici, per ricoprire il ruolo di Professore associato presso l'Università degli Studi di Bari. E' stato docente di mineralogia sistematica come Professore incaricato dal 1970 al 1985, data in cui è diventato professore associato. Dall' 1/1/2007 e’ PO (settore GEO/06) presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Bari. E' titolare dell'insegnamento di Mineralogia per il corso di Laurea in Scienza e tecnologia per la diagnostica e conservazione dei beni culturali. E' stato Coordinatore del D.U. in Tecnico per la diagnostica applicata al restauro e conservazione dei Beni Culturali dal 1999 al 2004, Coordinatore del Corso di laurea in Scienza e tecnologia per la diagnostica e conservazione dei beni culturali dal 2001 al 2004 e Presidente del Consiglio di Interclasse del suddetto Corso di Studio per il triennio accademico 2004/2007.

L’attività scientifica del Prof. Vurro si esplica nell’ambito delle seguenti tematiche principali:

1. Studio dei sublimati fumarolici

Le ricerche svolte dal Prof. Vurro nell’ambito di questa tematica hanno riguardato principalmente i sublimati dell’isola di Vulcano, nell’arcipelago delle Eolie, e, più recentemente, del vulcano Mutnovsky nel Kamchatka.

Questi studi hanno consentito:

a) di caratterizzare per la prima volta in maniera sistematica, completa e dettagliata le numerose specie di sublimati e incrostazioni fumaroliche che si formano nell’isola di Vulcano. Durante questi studi sono stati identificate e caratterizzate due nuove specie mineralogiche, la barberiite [NH4BF4] e la mozgovaite [PbBi4(S,Se)7] nell'isola di Vulcano, e la mutnovskite [Pb2AsS3(I,Cl,Br)] e la tazieffite [Pb20Cd2(As,Bi)22S50Cl10], sul vulcano Mutnovsky.

b) di dare un significativo contributo alla conoscenza cristallochimica, morfologica, fisica e genetica dei minerali che si formano in ambiente fumarolico. Una parte importante di questi studi ha riguardato la caratterizzazione cristallochimica di molti solfosali di piombo e bismuto. A questo riguardo va sottolineato che a Vulcano per la prima volta in assoluto sono state rinvenute tutte le fasi naturali del sistema PbS-Bi2S3 in un medesimo sito

c) di dare un contributo alla conoscenza del trasporto e della precipitazione di alcuni elementi chimici (Pb, Bi, Cd, As, Tl) in ambiente idrotermale.

2. Sistematica e genesi di specie nuove e rare

Una parte significativa dell’attività svolta dal Prof. Vurro ha interessato la sistematica e la minerogenesi di minerali rari, ovvero mineralogicamente poco definiti o del tutto sconosciuti. Gli studi relativi a questa tematica sono stati in particolare connessi alla soluzione di problemi mineralogici inerenti ai minerali metalliferi delle Alpi Apuane, che sono stati per lungo tempo oggetto di indagini particolarmente attente da parte del Prof. Vurro, che ha utilizzato per i suoi studi campioni della Collezione mineralogica Pelloux del Dipartimento Geomineralogico. Le ricerche in questione sono importanti, oltre che per il loro interesse intrinseco, anche per i contributi che forniscono alla conoscenza di problemi mineralogici molto più generali riguardanti, fra l’altro, sostituzioni isomorfogene, genesi e paragenesi.

Fra i principali risultati di queste ricerche, vale ricordare l'identificazione e caratterizzazione di due nuove specie mineralogiche, la garavellite, FeSbBiS4, e la minrecordite, CaZn(CO3)2.

3. Studi di geochimica ambientale

Le ricerche comprese in questa tematica hanno riguardato prevalentemente lo studio geochimico delle aree fumarolizzate dell’isola di Vulcano, al fine di caratterizzare l’ambiente di formazione dei sublimati. Inoltre, una parte degli studi relativi a questa tematica è stata finalizzata alla soluzione di problemi biogeochimici concernenti i processi di fossilizzazione, inquadrati nel più generale contesto delle trasformazioni di fase e delle migrazioni di elementi che avvengono nei vari stadi della diagenesi. Un risultato particolarmente importante di queste ultime ricerche porta ad un giudizio abbastanza critico circa la possibilità di pervenire a ricostruzioni paleoambientali, utilizzando dati derivanti dal chimismo conchiliare.

4. Indagini archeometriche

L’interesse del Prof. Vurro verso le problematiche relative ai beni culturali, che lo impegnano attivamente nelle attività didattiche, si è concretizzato anche in alcuni lavori scientifici di tipo archeometrico. Le ricerche condotte in questo settore sono state rivolte principalmente allo studio delle maioliche della cittadina di Laterza, in provincia di Taranto. Laterza, infatti, sotto il profilo qualitativo ed artistico, è stato il più importante centro ceramico pugliese post-medievale. Sono stati caratterizzati sia i corpi ceramici (biscotti) che i rivestimenti di reperti di epoche diverse, sicuramente ascrivibili alla produzione laertina, allo scopo di risalire alle tecniche di fabbricazione e di contribuire alla rinascita di questa attività scomparsa da tempo. Studi sulla natura dei pigmenti di pitture murarie di edifici artistici e storici sono anche compresi in questa tematica.

Dal 1987 al 2004 il Prof. Vurro è stato responsabile di una Unità di Ricerca, che, nell’ambito del Gruppo Nazionale di Vulcanologia e della Protezione Civile, ha avuto come obiettivo la sorveglianza geochimica di vulcani attivi. Negli anni 1993 – 1994 è stato Responsabile scientifico della ricerca sulle incrostazioni fumaroliche del Monte Etna nell’ambito del Progetto scientifico finanziato dalla Comunità Economica Europea dal titolo: “Etna volcano: geochemistry and budget of volatiles: Implications for the magma feeding system, the structure of the edifice, and the eruptive activity”. Nell’ambito dei Progetti di Ricerca di Ateneo (ex 60 %) dal 1999 è Responsabile scientifico di Progetti di Ricerca sullo studio sistematico di minerali metallici di diversi ambienti genetici, minerali di interesse archeometrico e minerali museali .

Nel biennio 2001 – 2002 è stato Responsabile scientifico di unità operativa del progetto “Cristallochimica e processi di formazione di: 1. solfuri e solfosali di origine fumarolica ed idrotermale; 2. minerali metallici di alterazione di giacimenti a ferro e rame” nell’ambito del COFIN 2001, e nel biennio 2003 – 2004 è stato Responsabile scientifico di unità operativa del progetto “Studio mineralogico e cristallochimico di solfosali del sistema PbS/Bi2S3/As2S3 e di minerali metallici di origine secondaria” nell’ambito del COFIN 2003.

Dal 1997 è Coordinatore italiano di un progetto di cooperazione scientifica tra il Dipartimento Geomineralogico dell’Università di Bari e l’Institute of Geology of ore deposits, petrography, mineralogy and geochemistry (IGEM) dell’Accademia delle Scienze di Mosca, nell'ambito del Programma di Cooperazione Scientifica e Tecnologica Italia - Federazione Russa.

E’ stato Associate Editor nel triennio 2000/2002 della rivista The Canadian Mineralogist, di cui è anche Referee.

L’attività scientifica del Prof. Vurro si compendia in oltre 80 lavori pubblicati su riviste a carattere sia nazionale che internazionale e in numerose comunicazioni a congressi internazionali.

Bibliografia

ELENCO PUBBLICAZIONI (BENI CULTURALI) DEL PROF. FILIPPO VURRO PER L’ANNO 2008

Articolo su libro

ACQUAFREDDA P., PALLARA M., VURRO F. (2008). Indagini minero-petrografiche di un campione di scoria prelevato nella gravina della Madonna della Scala a Massafra. In: ROBERTO CAPRARA – FRANCO DELL’AQUILA. Il villaggio rupestre della gravina “Madonna della Scala” a Massafra (Taranto). Pp. 283-290. Ed. Antonio Dellisanti, Massafra.

Atti dei congressi

BUSTO A, CAROFIGLIO F, ERAMO G, PINTO D, VURRO F. (2008). Gli intonaci della Cattedrale di Castel Fiorentino (Foggia,XI-XIV): Primi risultati. DIACOMAST 2008. Belvedere di S. Leucio, Caserta. 20/21 Febbraio 2008. (pp. 27-28).

ERAMO G, LAVIANO R, VURRO F. (2008). An integrated study of mortars and bricks of the medieval village of Fiorentino and the castle of Lucera (11th - 14th century, Italy). 37th Internatinal Symposium on Archaeometry. Siena. May 12th-16th, 2008. (pp. 220).

PINTO D, BUSTO A, CAROFIGLIO F, ERAMO G, VURRO F. (2008). Mineralogical and petrographical study of painted plasters from the cathedral of Fiorentino (Foggia, 11th - 14th century): evidence of constructive phases. 37th International Symposium on Archaeometry. Siena. May 12th-16th, 2008. (pp. 242-243).

Regione: Puglia

Sito web: http://www.diagnosticabeniculturali.uniba.it/vecchio-sito/docenti/vurro.html

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